“Payroll giving”: donazioni dalla busta paga

 

La donazione in busta paga è una modalità di dono che coinvolge azienda e dipendenti. In pratica i dipendenti possono effettuare una donazione a una o più organizzazioni non profit, indicando quanta parte della propria retribuzione vogliono destinare all’ente. Ogni donazione è l’equivalente di una o più ore di lavoro.

Si tratta quindi di una modalità di donazione che consente ai lavoratori di condividere con il proprio datore di lavoro l’impegno a favore del sociale.

Più nello specifico, azioni di payroll giving sono realizzabili per tutto l’anno dai dipendenti e dai collaboratori a progetto di un’azienda pubblica o privata. L’importo determinato viene donato a un’organizzazione non profit per tramite del datore di lavoro, che trattiene la relativa somma dal mese indicato dal lavoratore per devolverlo all’ente beneficiario.

 

 

Perché attivare il payroll giving, i vantaggi

Il payroll giving creando una vera e propria sinergia tra l’azienda, il lavoratore e l’ente non profit convenzionato porta vantaggi a tutti:

  • all’azienda, che ottiene un ottimo ritorno di immagine (interna ed esterna) con costi di gestione minimi e la possibilità di adottare un’iniziativa di responsabilità sociale d’impresa;
  • al lavoratore, che può sostenere una causa sociale in modo semplice e veloce sapendo di poter recedere dall’iniziativa o modificare l’importo in qualsiasi momento e di godere dei benefici fiscali derivanti dalla donazione;
  • all’ente non profit beneficiario, che può contare su entrate fisse e regolari e, di conseguenza, di poter pianificare al meglio le attività relative al progetto proposto all’azienda convenzionata e ai suoi lavoratori.

 

 

Come funziona il payroll giving

  • L’azienda che sceglie di aderire attiva un accordo di collaborazione con l’ente o gli enti non profit selezionati.
  • Aiutata dall’ente non profit, l’azienda mette in atto azioni di promozione per i propri dipendenti e collaboratori (per esempio invitando l’ente a presentarsi, inserendo la comunicazione nelle email interne, allegando un modulo nella busta paga dei propri dipendenti attraverso il quale possono specificare quante ore del proprio lavoro desiderano donare).
  • I dipendenti e i collaboratori, aderendo all’iniziativa, conferiscono un mandato individuale all’azienda che è autorizzata a trattenere una certa somma indicata dal dipendente e a effettuare per suo conto l’erogazione a favore dell’ente non profit scelto.
  • L’azienda trattiene con specifica causale ed effettua tramite bonifico bancario (altrimenti non può attivarsi alcun tipo di risparmio fiscale) l’erogazione liberale a favore dell’ente specificando che opera come mandataria del (o dei) dipendenti. Compila un elenco in doppia copia di donatori, importi singoli e mese di trattenuta e lo trasmette all’ente beneficiario.
  • L’ente beneficiario restituisce all’azienda una copia dell’elenco, integrandolo con una dichiarazione di ricevimento della somma (con estremi del bonifico) sottoscritta dal legale rappresentante.
  • L’azienda a sua volta deve rilasciare al dipendente una attestazione con tutti i dati relativi alla donazione effettuata, all’ente percipiente, all’azienda stessa, alle date di bonifico e vi allega una copia della ricevuta rilasciata dall’organizzazione.
  • In sede di conguaglio di fine anno, l’impresa riconosce al dipendente la detrazione del 19% della somma donata per tramite dell’azienda stessa. L’Agenzia delle Entrate, con la Ris. 441/2008, ha fornito una procedura atta a consentire la tracciabilità del versamento e la riferibilità dell’erogazione all’effettivo donante, per consentire allo stesso di usufruire dei relativi benefici fiscali previsti dalla legge.

 

 

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di Laura Zecchin - Sportello Fundraising CSV Verona