Perché donare a una non profit è una buona scelta

 

Il primo giorno di corso di “Principi e tecniche del Fundraising”, il mio professore volle leggerci la sua biografia. Faceva più o meno così:

«Sona nato in un ospedale non profit. Ho fatto la scuola primaria e secondaria in una struttura non profit. Ho fatto parte di una squadra di ciclismo, che era un’organizzazione non profit. Ho ricevuto una borsa di studio universitaria da una fondazione privata, una non profit. Il mio primo lavoro è stato alla Confcommercio di Bologna, che è una organizzazione non profit. I miei fondi pensione sono gestiti da una mutua privata non profit. Faccio volontariato in una organizzazione non profit. Dono alle organizzazioni non profit. La casa di riposo dove i miei figli mi potrebbero mettere da vecchio è una organizzazione non profit, ma soprattutto, la mia tomba sarà all’interno di un campo santo gestito da una organizzazione non profit.»

Tutti noi siamo attraversati dalle organizzazioni non profit, non ci rendiamo nemmeno conto di quanto associazioni, volontariato, cooperative, enti non profit tutti abbiano a che fare con la nostra vita.

Per far funzionare tutto questo servono soldi, eppure le donazioni sono ancora una percentuale molto piccola. Per fare un esempio potremmo dire che, se andassimo in un supermercato e avessimo uno scafale di 100 metri, dedicato alle donazioni ci sarebbero solo 30 centimetri.

Siamo abituati a pensare che il non profit sia quello spazio di volontariato, gentilezza, educazione in cui uno fa in modo residuale. Non pensiamo al mondo non profit come qualcosa che possa cambiare profondamente la società, è un ruolo che deleghiamo ad altri.

Eppure questa è l’essenza stessa del non profit.

donare scritta

Ecco quindi 3 consigli per donare a una non profit e fare una buona scelta:

  1. Scegli con cura a chi donare

A volte nel donare ci si fa prendere dall’emozione, dall’emergenza, dalla causa che in un qualche modo ha più appeal. Se però vogliamo veramente produrre un cambiamento forse abbiamo bisogno di volgere lo sguardo a quelle organizzazioni che potrebbero essere, o  sembrare, meno attrattive, ma che nel lungo periodo costruiscono di più. Quelle organizzazioni che si occupano di “problemi cronici” e che con la loro presenza producono effettivamente un risultato.

 

  1. Guarda l’impatto

La prima domanda che una persona si fa prima di donare è: quanto della mia donazione va ai progetti e quanto ai costi generali.

Sapere come una non profit gestisce le proprie donazioni è di fondamentale importanza, ma per la maggior parte delle persone la tematica “spese generali” diventa il parametro sostanziale per valutare una buona non profit. Nell’immaginario collettivo, tutte quelle spese improduttive come stipendi, sedi, marketing, spese per la raccolta fondi sono viste come uno spreco, una mala gestione.

Pochissime persone si chiedono: la mia donazione quale risultato produrrà? Che tradotta significa qual è l’impatto che quell’organizzazione ha sui beneficiari del progetto. Scegliere di donare a un ente che effettivamente apporta un valore aggiunto alla nostra “comunità” è l’unico modo per produrre cambiamento sociale.

Finché non sosteniamo le strutture, le organizzazioni non possono crescere e se non possono crescere non possono cambiare la società.

 

  1. Trova la tua causa e rimanici

L’ambiente, la disabilità, la solitudine, la malattia, la fame. Non importa quale sia, ma trova quella causa che ti rappresenta, quel pezzettino di mondo che vuoi aggiustare. Scopri l’organizzazione che più ti dà fiducia, guarda come lavora e una volta scelta rimanici: continua con le tue grandi o piccole donazioni per tutto il tempo che puoi.

Questo per due motivi: primo perché la “potenza” economica che puoi mettere in campo in una vita ha molto più effetto per l’organizzazione, secondo perché nell’appassionarti a quella organizzazione, anno dopo anno, divieni un missionario di quella causa diventando, tu stesso, quella persona che produce cambiamento.

Ecco quindi che donare a una organizzazione non profit non diventa solo un mero aiuto a qualcuno ma una buona scelta per iniziare realmente a cambiare la società.

 

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Fai la tua scelta con responsabilità e consapevolezza!

 

di Laura Zecchin - Sportello Fundraising CSV Verona